La paura di volare è sicuramente uno dei disagi più frequenti che un buon terapeuta deve saper trattare e risolvere. La percentuale di persone che ogni giorno viaggia in aereo, anche grazie alle tariffe molto più concorrenziali, è elevatissima di conseguenza anche l’incidenza nella presentazione di questa paura diventa maggiore, a volte anche persone che erano abituate a viaggiare in aereo per piacere o per lavoro, un bel giorno si ritrovano a vivere questo disagio che impedisce di poter utilizzare questo mezzo o, perlomeno, rende il suo uso molto complesso e doloroso.

Oggi quindi decido di presentarmi a voi raccontandovi di un mio caso.

Quello di un uomo di quarant’anni la cui professione di traduttore dall’inglese lo porta spesso a doversi muovere sul territorio europeo per lavoro. Quando è venuto nel mio studio era terrorizzato dall’idea che da lì ad una settimana avrebbe dovuto prendere un aereo per Londra e, al solo pensiero, sudava freddo. Mi racconta che questa paura era comparsa la prima volta qualche anno prima durante una tratta Roma-Milano, ma non gli aveva dato troppa importanza perché quel giorno c’era parecchia turbolenza e vuoti d’aria che rendevano il volo non certo rilassante.

Da quel giorno, però, la paura si era impadronita di lui ed aveva reso la sua vita lavorativa un inferno al punto che aveva rinunciato spesso a muoversi oppure era costretto a farlo utilizzando altri mezzi di trasporto che allungavano drasticamente i tempi di spostamento a scapito del suo tempo libero. Oltretutto, avendo in essere un lavoro negli USA, la sola idea di dover passare più di 10 ore sull’aereo lo terrorizzava a morte, per cui finora aveva procrastinato il viaggio con scuse ormai divenute improbabili.

Tu che stai leggendo per esempio che paura ti blocca? Ti ritrovi a dover evitare qualche situazione per non affrontarla direttamente?

Quel giorno decisi di spiegargli come avrebbe potuto utilizzare l’ipnosi e l’autoipnosi per liberarsi di questo problema.

 

Dopo avergli spiegato brevemente che l’ipnosi è uno stato della mente, dal quale entriamo ed usciamo più volte al giorno senza rendercene conto, ed avendo dissipato ogni paura al riguardo e sul fatto che durante la trance si è sempre perfettamente coscienti di quello che accade, abbiamo cominciato a lavorare portando la sua attenzione al disagio fisico, ovvero, dove si localizzava la paura e che colore avesse (questo normalmente permette di oggettivare meglio il soggetto della paura e soprattutto di immaginarla e vederla con gli occhi della propria mente). Dopodiché, gli ho subito insegnato ad utilizzare l’autoipnosi per dargli la possibilità di scaricare l’ansia e la paura in modo naturale ed efficace. Nel lasciarci, e dandoci appuntamento al secondo incontro che avrebbe avuto luogo tre giorni dopo, mi disse di aver ripreso fiducia e di essersi reso conto che la capacità di liberarsi di quella debilitante paura era diventata più concreta.

Il giorno della seconda seduta arrivò con un sorriso smagliante, a differenza della volta precedente in cui la sofferenza era palese sul suo volto, e mi raccontò il sogno che aveva fatto la sera precedente: si trovava all’aeroporto e saliva la scaletta dell’aereo che sapeva doveva portarlo in vacanza, percepiva una sensazione strana che, però, non era paura bensì qualcosa di diverso ma che non riusciva ad identificare. La sua interpretazione era che stava uscendo tutta la rabbia che aveva accumulato di non essere riuscito finora a superare quella paura che l’aveva costretto a sacrificare del tempo alla sua famiglia.

Decisi allora di utilizzare la tecnica ERT (Emotion Replacement Therapy) di Tom Silver: questo metodo, studiato e brevettato dal dott. Silver proprio per i casi di fobia, prevede la riduzione totale dello stimolo fobico attraverso la sostituzione con elementi ideodinamici positivi. Al termine della seduta mi comunicò con visibile soddisfazione: “sento che la mia paura non c’è più!”.

Ho ricevuto una sua telefonata, circa una decina di giorni dopo, da Edimburgo in cui mi comunicava ridendo che aveva preso l’aereo, si era goduto il volo ed era felicissimo di sentire la vita nuovamente SUA.

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